L’Artico è una visione del futuro, un futuro che ho esplorato per più di sette anni documentando le comunità e la vita dell’arcipelago delle Isole Svalbard, una delle ultime comunità abitate prima del Polo Nord.
Le Svalbard sono l’alchimia perfetta tra equilibri millenari e il futuro sostenibile. Uno dei luoghi dove viene documentato il cambiamento climatico nel modo più preciso proprio grazie a questi equilibri che garantiscono misurazioni estremamente precise. Ho documento il lavoro degli scienziati che ci forniscono informazioni primordiali per il nostro futuro. Ho viaggiato nel passato entrando in grotte di ghiaccio dove le bolle d’aria visibili nel ghiaccio contenevano l’aria di mille anni fa. Questo angolo di artico è un luogo di stabilità e paradossi, è vietato nascere ed è vietato morire (il permafrost sempre sottozero è in costante movimento e i corpi potrebbero dopo anni tornare in superficie); è la metafora della nostra condizione transitoria nella sua accezione più bella. L’industria del carbone sta lasciando il posto a nuove forme di energia sostenibili, le antiche miniere stanno chiudendo e tutto l’arcipelago è teatro di innumerevoli missioni di ricerca dal clima allo spazio, il tutto nel rispetto di una maggiore armonia con ciò che circonda. È di fatto uno dei luoghi più incontaminati del mondo dove l’aria stessa ha una sua consistenza che rimane impressa per la sua purezza come forse una delle sensazioni più forti provate.
Ibla, Palazzo La Rocca fino al 28 agosto 2022
Spitsbergen è il titolo dell'ultimo libro di Verzone edito, quest'anno, dalla casa editrice tedesca Mare Verlag, che raccoglie le fotografie di 'Arctic Zero' e verrà presentato a Ibla, durante le giornate inaugurali, da Benedetta Donato insieme con l'autore.
Paolo Verzone (Torino, 1967), vive tra l'Italia e la Spagna. Dal 2017 è Canon Ambassador. Membro di Agence VU di Parigi, è uno dei maggiori fotografi italiani. Si interessa alla fotografia in età giovanissima. In collaborazione con Alessandro Albert realizza un lavoro di ritratti sugli abitanti di Mosca, raccolto nel volume 'Volti di Passaggio', pubblicato da Peliti Associati, che nel 1992 vince il premio Kodak European Panorama. National Geographic, Time, The Guardian, Le Monde, Der Spiegel, da quasi 30 anni lavora sia per testate giornalistiche che a progetti a lungo termine.
Negli ultimi anni ha ottenuto vari riconoscimenti tra i quail: World Press Photo 2001, 2009 e 2015, Canon Giovani fotografi, finalista al Leica Oskar Barnak Award, American Photography 2009-10, Sony Photography award 2011.
Nel 2014 termina un progetto sulle Accademie Militari d’Europa raccolto nel volume : Cadets, Editions de la Martinière.Le sue immagini sono presenti nelle collezioni del Victoria & Albert Museum di Londra, della Bibliotheque Nationale di Parigi e dell’istituto Nazionale per la Grafica di Roma.